
Sto leggendo un libro che mi sta letteralmente rapendo, “Lettere sulla poesia” di John Keats. Alcuni passaggi mi hanno inevitabilmente portata a visualizzare alcuni paesaggi normanni. Uno fra tutti:
L’uomo non dovrebbe mettersi a discutere né a fare affermazioni, ma dovrebbe sussurrare ciò che ha scoperto al proprio vicino e così succhiando da ogni germe di spirito la linfa della matrice immateriale, ogni uomo si farebbe grande, e l’Umanità invece di essere una landa sconsolata di eriche e di rovi con qua e là un raro Pino o una lontana Quercia sarebbe una grande democratica Foresta di Alberi.
Una grande democratica foresta di alberi…. Ma la bellezza????