
Le Calvados est un alcool puissant, profond, et injustement ignoré
“Sérotonine” – Michel Houellebecq
Questa citazione di Houellebecq descrive perfettamente il Calvados, l’acquavite a base di sidro di mele prodotta in Normandia (in particolare nella Bassa Normandia) fin dal XVI secolo. Ma non non c’è solo il Calvados. Nel dipartimento dell’Eure si trova infatti la capitale mondiale del Grand Marnier, liquore simbolo della Belle Epoque e tra i più noti superalcolici francesi. Sto parlando di Aubevoye, piccolo comune di poco più di quattro mila abitanti. Ebbene, dalla fabbrica di 21 mila metri quadrati che produce questo celebre liquore a base di cognac aromatizzato all’arancia e sciroppo di zucchero, entro la fine del 2021 usciranno ben 14 milioni e mezzo di bottiglie. Negli anni precedenti la produzione era di circa 11 milioni di bottiglie. Un aumento dovuto alla ripresa delle attività a livello mondiale, in particolare negli Stati Uniti.
Il Grand Marnier è stato creato nel 1880 a Neauphle-le-Château da Louis-Alexandre Marnier-Lapostolle. Amatissimo dai francesi, da tradizione viene utilizzato per la preparazione di dolci e dessert. Non a caso la fama del prodotto esplose quando Auguste Escoffier, uno dei fondatori della moderna cucina francese, lo utilizzò nella ricetta della crêpe Suzette. In realtà, però, il 95% della produzione della fabbrica, acquisita nel 2016 dal colosso Campari, viene destinata all’esportazione. Un buon 60-70% viene venduto a Stati Uniti e Canada, paesi nei quali questo liquore vellutato e aromatico viene abbondantemente consumato come aperitivo, digestivo o come ingrediente base dei cocktail.
Un’ultima curiosità: il nome Grand Marnier si deve a César Ritz, che lo serviva dopo cena ai clienti del suo celeberrimo hotel parigino, per aprire il quale aveva ricevuto un ingente prestito da Marnier-Apostolle.
Alla prossima!