La baguette è uno dei simboli della Francia. Se ne consumano ben 30 milioni al giorno. Ma l’aumento del costo del grano (30 per cento) e dell’energia dall’ inizio del 2021, potrebbe far presto aumentare il prezzo da 90 centesimi a un euro a pezzo. C’è il rischio di un eventuale calo dei consumi? Non credo.
La baguette è qualcosa di molto importante per i francesi. Pensate che esiste persino un concorso annuale per eleggere la migliore baguette di Parigi. Chi vince – il premio quest’anno è andato a un tunisino, il boulanger Makram Akrout, immigrato in Francia 19 anni fa – diventa per un anno il fornitore ufficiale dell’Eliseo.
Le regole della baguette perfetta
Per prepararla bisogna rispettare delle regole ben precise, stabilite per legge: va usata unicamente farina di grano tenero, acqua, lievito di birra o lievito madre e sale, ma si possono aggiungere piccole quantità di farina di soia o di malto. Ma se per caso voleste provare a farla in casa (dove nessuno vi controllerà), seguite questa ricetta.
Le origini della baguette? 3 le ipotesi
Ma qual è l’origine della baguette?
Ci sono tre teorie:
- È stata inventata all‘inizio del XIX secolo dai panettieri di Napoleone per essere trasportata più facilmente nelle tasche dei soldati.
- Sarebbe stato un panettiere austriaco, August Zang, ad introdurla in Francia. Zang aprì una boulangerie a Parigi nel 1839, dove vendeva pani a forma ovale come quelli che si trovavano all’epoca in Austria.
- Nei primi del Novecento durante la costruzione della metropolitana di Parigi. Per evitare scontri all’arma bianca tra gli operai, i responsabili del progetto chiesero ai panettieri di inventare un pane che si potesse tagliare senza coltello.
In realtà, secondo lo storico del pane Steven Kaplan, si tratta di una semplice e naturale evoluzione della richiesta urbana. Gli abitanti più agiati della Ville Lumière volevano avere il pane fresco più volte al giorno e le pagnotte vendute in quel periodo, pesando da uno a due chilogrammi, erano troppo grandi e richiedevano una cottura più lunga. Sempre secondo Kaplan, oltre alla maggiore facilità di preparazione, a rendere la baguette un successo è stata anche la sua forma fallica. Chissà…
La baguette come la Tour Eiffel?
Dopo il riconoscimento della nostra pizza come patrimonio dell’Unesco, i boulanger francesi non vogliono essere da meno e qualche mese fa hanno chiesto lo stesso riconoscimento all’agenzia dell’Onu. Una iniziativa sostenuta dal presidente Macron e da Dominique Anract, presidente della Confederazione nazionale della panetteria-pasticceria francese, per il quale la baguette è paragonabile alla Tour Eiffel. Mi pare giusto. E a voi?
[…] boulangerie (la sera prima, così non devo uscire). Naturalmente in casa non manca mai una bella baguette, che spalmo con il burro normanno e le marmellate fatte in casa dalla mia amica Claire. Ogni tanto […]